
Ispirazioni • Una piccola cucina in nicchia
by Marchetti Demaria Architetti
Vogliamo che il mondo Cova sia un’occasione per parlare di produzione e al tempo stesso per far conoscere architetti e progettisti indipendenti che collaborano con noi.
Quale modo migliore se non mostrare le loro realizzazioni?
Oggi conosciamo più da vicino i progetti dello studio milanese Marchetti Demaria Architetti.
Un nome che probabilmente non vi suonerà nuovo, infatti dal 2021 lo studio segue la direzione artistica di Cova. Parallelamente alle attività di definizione della nuova immagine coordinata, della progettazione e allestimento della mostra dei 200 anni e al disegno delle nuove collezioni, è nato un grande rapporto di amicizia e collaborazione che ha portato Cova ad affiancarli anche in diversi progetti di interni.
Uno tra questi è un bilocale nel centro di Milano.
Chi ha detto che una cucina per avere tutti i comfort debba per forza avere una grande metratura?
Nel caso del piccolo appartamento, lo studio si è avvalso del prezioso aiuto del team Cova per la progettazione e realizzazione di tutti gli arredi su misura.
La richiesta dei proprietari? Una cucina ben attrezzata e molto spazio contenitivo, il più possibile nascosto alla vista per ottenere un ambiente essenziale e ordinato.
Partiamo dalla cucina in nicchia a vista, elemento cardine della zona living, che con il suo piano in Silestone ante laccate beige Kenya non passa di certo inosservata. Completa di tutti gli elettrodomestici e spazi storage, è definita da una cornice perimetrale che la distacca dal muro e la mette in risalto, come fosse un quadro. Vi ricorda qualcosa questo dettaglio? Si tratta di un particolare distintivo della linea L1C1. Questo è un esempio di cosa significa “progettare in bianco”, ovvero ragionare su quei dettagli, unici e al tempo stesso replicabili, per arricchire e dare carattere ad ogni nuova composizione.
Ridotta, essenziale, accessoriata. Seppur di dimensioni contenute, alla cucina non manca nulla: il lavabo Inox con doppia vasca è incassato nel top, le basi con le ante laccate contengono forno, lavastoviglie e cesti, e a definire un prospetto pulito e lineare ci pensano le maniglie delle ante fresate.
Alla base della progettazione dei diversi mobili guardaroba a misura, la volontà di sfruttare al meglio lo spazio e offrire una libertà nella gestione della capienza interna attraverso mensole riposizionabili e diversi accessori. Il mobile all’ingresso contiene una grande appenderia illuminata da stripled, cassetti estraibili laccati grigi e ante con apertura fresata a tutta altezza che nascondono lavatrice e asciugatrice.
Passando alla zona notte, le ante della cabina armadio riprendono il colore della cucina mentre per gli interni si è optato per una finitura lino terra e maniglie in cuoio che scaldano l’ambiente.
Ma non dilunghiamoci troppo con i dettagli tecnici. Facciamo due chiacchiere con gli architetti dello studio.
Raccontateci un po’ di voi. Di che cosa vi occupate?
“Marchetti Demaria Architetti è uno studio di architettura fondato nel 2015 a Milano da Michele Marchetti e Mattia Demaria. Dall’Italia al Sud America, l’attività dello studio – e lo studio stesso – è cresciuta insieme ai progetti sviluppati negli anni, studiando soluzioni per i contesti più differenti.
Spaziamo dalla progettazione degli interni, al dettaglio di prodotto fino alla definizione strategica di grandi aree. Non siamo guidati da regole stabilite a priori: ogni progetto rappresenta un nuovo inizio e una nuova storia da narrare, un processo che fonde insieme suggestioni, conoscenze, valori ed esigenze, creatività e gusto.
Ci caratterizzano due anime diverse e complementari: creatività e organizzazione del lavoro sono l’una a servizio dell’altra, in un equilibrio che ci ha permesso di soddisfare le esigenze più eterogenee.”
Le piccole metrature possono essere un limite, ma anche una sfida. Raccontateci come è andata e quali soluzioni avete adottato.
“L’ambiente milanese ci ha allenati negli anni a trovare soluzioni adatte ad ogni tipo di metratura. Progettare in spazi ampi è più semplice, la vera sfida è approcciarsi a spazi limitati e trovare una risposta efficace ad ogni richiesta/esigenza.
In spazi limitati il punto di partenza per noi è la pulizia delle linee e degli ambienti: cercare di “chiudere” tutte le funzioni all’interno di contenitori. Gli armadi in ingresso mescolano spazi della cucina con appendiabiti e spazi per stoccare gli elementi della casa.
Nel piccolo antibagno, in un piccolo spazio di risulta fra pilastro e parete, siamo riusciti a creare un piccolo armadio-lavanderia dove asciugatrice, detersivi e tutti i complementi trovano il loro spazio.”
Quali sono i dettagli che fanno la differenza nella cucina?
“Lavorare con Cova negli ultimi due anni ci ha fatti diventare molto abili nel trovare quel dettaglio per dare il giusto twist alle cucine.
Qui abbiamo applicato la progettazione in bianco che abbiamo studiato per le linee di Cova. La cornice all’interno della quale si posiziona la cucina per esempio, o gli scuretti che separano questa stessa dalle pareti e dal soffitto.”
A livello progettuale, come avete gestito il progetto assieme a Cova?
“Con Cova abbiamo progettato diversi ambienti, il modus operandi è sempre il medesimo: ci interfacciamo per trovare le soluzioni tecniche più adatte alle nostre esigenze estetiche.
Il team tecnico sa sempre come rendere i nostri progetti il più funzionali ed ergonomici possibile tramite soluzioni che Cova ha già all’interno del proprio listino.”
Cucina per noi significa soprattutto condivisione. Che cosa significa per voi?
“Cucina per noi è casa, è convivialità ed è socializzazione. Proprio in questa logica progettiamo questo spazio: deve essere vissuto ogni giorno, non può essere dimenticato o lasciato in disparte – è parte integrante di tutte le nostre azioni quotidiane.”
Ringraziamo il team dello studio Marchetti Demaria e diamo un’occhiata al vostro sito e instagram.