pillole di storia

Pillole di Storia • Nonno Vittorio

Abbiamo avuto la fortuna di poter vedere con i nostri occhi la passione e l’orgoglio di nostro nonno Vittorio, che dal 1946 ha ricostruito l’azienda e posto le basi per ciò che siamo diventati oggi.

Parlare di Cova vuol dire parlare di coloro che hanno contribuito a creare la realtà che siamo oggi. Non possiamo che cominciare da nostro nonno, che ha impostato l’azienda nel secondo dopoguerra, dapprima con i suoi fratelli e poi con i suoi figli.

Oggi, dopo più di mezzo secolo, lo vediamo muoversi con destrezza in azienda. Per tutti noi e per tutti coloro che hanno fatto parte della nostra Famiglia allargata è una presenza costante, inossidabile al trascorrere del tempo.

Non immaginatevelo come un vecchietto quieto che rimane in disparte, ma come un arzillo signore che i suoi 93 anni li accetta solo sulla carta d’identità.

È facile trovarlo nel giardino intorno alla sua adorata azienda, a curare le sue piante, ma soprattutto nell’ufficio davanti al computer – che ha voluto imparare ad utilizzare.

Parlare con lui è un tuffo nel passato, ma con una visione sul futuro estremamente contemporanea.

Della sua storia gli piace ricordare i tempi in cui essere una realtà in Val di Non voleva dire prendere la bici e pedalare per 30 km sullo sterrato per reperire del collante, tempo di percorrenza: una giornata.

Voleva dire disegnare e realizzare i mobili con le proprie capacità, senza la possibilità di interazione con “la città”, voleva dire reperire il materiale locale e farne il miglior utilizzo. Voleva dire specializzarsi in tutte le operazioni necessarie per creare il mobile perfetto per il cliente. E voleva dire essere estremamente gelosi dei propri attrezzi, tanto da incidere le proprie iniziali e custodirli ancora oggi con estrema gelosia.

Il territorio lo ha sempre ispirato.

Costruire una realtà in Trentino è stato complicato per ciò che è significato essere distanti dai distretti di produzione che si stavano creando, ma è stato un enorme vantaggio per ciò che la natura e ciò che ci circonda ci ha dato. Non solo a livello materiale, ma soprattutto emozionale.

Con orgoglio mostra il suo passato e, con altrettanto orgoglio parla del futuro. Dei suoi figli e di noi nipoti.

Avesse la possibilità di tornare indietro, ci dice, rifarebbe tutto.

E vedere noi proseguire e migliorare quello che è stato costruito gli scorsi anni lo riempie di soddisfazione. Perché con l’esperienza tramandata e la vostra cultura si possono fare grandi cose. La cultura, infatti, è la prima cosa.

Qui sotto il bagaglio storico che rappresenta, che è il nostro orgoglio maggiore.

Grazie nonno!